Talebani si diventa

Ci vuole un attimo e senza quasi accorgersi diventiamo, metaforicamente, Talebani ovvero fanatici di un’ideologia, estremisti di regole e comportamenti, inflessibili censori di tutto quanto diverge dal dogma a cui abbiamo scelto di credere, giustizieri verso chi osa praticare l’eresia cioè pensarla in modo differente, verso i divergenti meglio stigmatizzati appunto come eretici e quindi in fondo meritevoli di essere messi al rogo. Volete un esempio plastico? Ce ne sono tanti ma uno mi pare molto esemplificativo: quello del giornalista Andrea Scanzi. Diventa popolare grazie ad un indiscusso talento dialettico e ad una penna veloce, tagliente e sarcastica. La sua immagine rock lo aiuta a raggiungere un meritato successo e una notevole visibilità insieme alla scelta coraggiosa dei bersagli dei suoi articoli, da Berlusconi a Renzi, passando per Salvini e tutti quelli che apparentemente incarnano il potere nel nostro Paese. Poi arriva la Pandemia e il nostro decide di abbracciare la religione del vaccino, l’unico strumento che la scienza sembra offrire per liberarci dal morbo del secolo, almeno per quanto si apprende dai Media Mainstream. Ed è a questo punto che avviene la metamorfosi. La Vis polemica di Scanzi, pur non abbandonando i suoi bersagli prediletti, Berlusconrenzisalvin, si rivolge con inusitata veemenza verso i no vax rei di non credere al dogma del vaccino salvifico e se possibile con ancora più veemenza verso i no Green Pass, superficialmente identificati tout court con i primi. Chi si erge a difensore della Democrazia stigmatizzando, emarginando e punendo le minoranze che per un principio di libera scelta non la pensano come la maggioranza come possiamo definirlo? Perché avviene questa metamorfosi in persone come lo Scanzi di cui non metto in dubbio l’originaria buona fede o l’assoluta adesione agli ideali democratici. Eppure oggi sembra fare esattamente il contrario! È tra i più accaniti sostenitori delle regole liberticide e anticostituzionali che il Governo sta adottando, si spende giornalmente nell’irrisione e nella stigmatizzazione, al limite della violenza verbale, di chi denuncia queste anomalie e semplicemente la pensa in modo diverso. Scanzi è un uomo di successo, risulta simpatico e coraggioso, grazie alla sua verve, al suo talento, alla sua immagine, gode di visibilità e di autorevolezza e così accresce costantemente la sua autostima diventando progressivamente però sempre meno incline a immedesimarsi nei pochi che non la pensano come lui. Anzi proprio sembra non sopportarli, che abbiano torto o ragione non conta, basta il fatto che siano in disaccordo con la sua opinione. La metamorfosi è compiuta.  Cosa gli sfugge in pratica? Somiglia al  medico che di fronte al malato di tumore si ostina a curargli la dermatite per preservarne l’aspetto estetico e si dimentica della patologia più grave.  Allo stesso modo molti, tra intellettuali e giornalisti, si prodigano ad attaccare il fronte no Green Pass e quelli che la pensano in modo divergente senza però porsi il problema di capire quale sia il vero male che affligge l’Italia ormai da decenni. Del perché la sanità è al collasso, perché l’economia in Italia non cresce più, perché i cittadini sono esasperati e si ribellano verso un potere sempre più pervasivo che oggi ci impone la tessera verde per lavorare e allo stesso tempo stravolge la Costituzione e ci prepara a un regime autoritario, alla dittatura della maggioranza quando le democrazie dovrebbero prima di tutto tutelare i diritti delle minoranze. Cosa è venuto a mancare all’Italia di oggi di quello che, dal dopoguerra agli anni novanta, l’aveva portata ad essere la quinta Potenza industriale del mondo e uno dei Paesi a più alto tasso di benessere, con una sanità di eccellenza e uno stile di vita che ci invidiavano tutti? Dove ci ha portato l’era delle privatizzazioni, dei pareggi di bilancio, dei tagli dei servizi, del welfare e della sanità? E dove ci hanno portato quelli come Draghi, novello salvatore della Patria, protagonisti e artefici da anni e in diverse vesti di quanto sopra? I vaccini sono cosa buona e giusta ma perché non esiste più un’Azienda pubblica, senza fini di lucro che faccia ricerca e li produca per conto dello Stato Italiano? Persino Cuba ci riesce e Noi no! Perché la ricerca farmaceutica è stata progressivamente privatizzata? Se Scanzi e con lui molti suoi colleghi si interrogassero su questo, sulle politiche neoliberiste che guidano l’azione dei Governi da oltre trent’anni forse sarebbero meno intolleranti verso chi protesta per questo stato di cose. Combattono invece con veemenza finti potenti, “ominicchi” di facciata sacrificabili alla bisogna e solo apparentemente forti ma in realtà sempre ricattabili e condizionabili da chi muove i fili dietro le quinte. Berlusconi nel 2011 è stato fatto fuori in due settimane ed era apparentemente l’uomo più potente e tra i più ricchi d’Italia. Quanto si rischia in realtà ad andare contro i burattini del potere mentre si contribuisce, certamente in buona fede, a costruire l’arma di “distrazione” di massa indispensabile per portare lo Stato nella direzione voluta dalle Élite economiche e finanziarie.  Giornalisti e intellettuali invece non si rendono conto, ripeto in buona fede,  che il nemico non sono pochi Portuali che fanno quello che un sindacato normale dovrebbe fare, difendere con azioni “radicali” i diritti dei lavoratori. Non volgono mai la loro attenzione e il loro talento giornalistico e polemico verso gli oscuri e perlopiù misconosciuti personaggi seduti nei consigli di amministrazione delle Multinazionali e dei Mega Fondi di investimento che sempre più spesso prendono addirittura le redini dei Governi per curare al meglio gli interessi delle ristrette Élite apolidi di cui fanno parte. Un certo Assange non se la passa mica tanto bene per avere osato farlo! Ma se abbracciare il dogma ti porta successo e visibilità, è fonte di riscontro professionale e autostima, se ne rimane sedotti? Diventare Talebani a questo punto è semplice, lo diventi perché ti piace, ti fa stare bene e ti fa sentire figo!

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